Valsecchi ai giovani: “Scaricate dal web”

Valsecchi ai giovani: “Scaricate dal web”

Scaricate, scaricate…qualcosa (da pagare) resterà: parafrasando il motto, in sintesi è questa la posizione di Pietro Valsecchi, produttore di fiction di successo molte delle quali distribuite da Mediaset Premium, espressa nel corso del salotto di RaiSat Extra a Venezia

Secondo Valsecchi (TaoDue) “scaricate sempre, scaricate tutto. Fotocopiate i libri di testo che costano un sacco di soldi. Si fanno troppi convegni sulla pirateria, il paese ha altri problemi. La cultura va divulgata, è un bene che vi si possa accedere facilmente”.
 
Provocazione? Improvviso ammattimento? In attesa di una nuova puntata, Valsecchi ha portato come esempio il caso della fiction da lui prodotta, “I Liceali“, che pur essendo stata trasmessa da Mediaset Premium, scaricata da internet e poi trasmessa poi dalla tv generalista, ha dato ottimi risultati con la vendita in dvd.
 
La pirateria online è ultimamente un tema praticamente onnipresente all’ordine del giorno, non solo per lo scaricamento di prodotti dal web (vedi la chiusura di Colombo-bt, sito di torrent italiano, e l’oscuramento di Pirate Bay, uno dei più grandi database di torrent in lingua straniera), ma anche per la loro diffusione su piattaforme video come YouTube (vedi la crociata contro i Nemici di Maria e la causa milionaria intentata da Mediaset contro Google/YouTube).
 
Non ci metteremo adesso a magnificare le reti americane, anche loro molto sensibili sul tema pirateria (leggasi alla voce Viacom contro YouTube) ma mentre le reti nostrane vivono solo nel loro orticello, anche il più ‘scrauso’ dei canali americani ha un fornitissimo sito internet e un canale su YouTube, dove è possibile visionare e condividere video promozionali, spezzoni di puntate di serie tv e di programmi tv, senza contare esperimenti ‘pilota’ come la trasmissione in streaming di serie tv.
 
Da registrare la posizione di Giorgio Assumma, che trova l’uscita di Valsecchi “a dir poco farneticante. Il fatto che le sue opere televisive abbiano venduto moltissimo malgrado siano state vittime di scaricamenti illeciti, sottolinea il presidente della Siae in una nota, dimostra quanto lui sia bravo nel suo lavoro e quanto i frutti dello stesso, quantunque danneggiati dalla pirateria realizzino un proficuo successo economico”.
 
Senza entrare nella querelle, verrebbe da dire che se tutti i produttori nostrani fossero bravi quanto Valsecchi, anche loro riuscirebbero a fare un mucchio di soldi nonostante la pirateria: un JJ Abrams, che ha fatto di internet e degli internauti una delle colonne portanti del successo dei suoi prodotti (basti pensare a Cloverfield e a Fringe), in Italia è ad oggi a dir poco impensabile, vista la poca fiducia che le case di produzione ripongono nelle immense potenzialità – non tutte buone, non tutte ‘diaboliche’ – del world wide web.