Sanremo 2013: ‘i figli di’ tornano a fare i presentatori all’Ariston

Sanremo 2013: ‘i figli di’ tornano a fare i presentatori all’Ariston

A Sanremo 2013 non si sarebbe celebrata davvero la Sanremo Story senza ‘i figli di’, presentatori della kermesse nell’ormai lontano 1989. Gianmarco Tognazzi, Danny Quinn, Paola Dominguin e Rosita Celentano tornano sul palco dell’Ariston grazie all’invito dei conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Sommersi di ironia sulla loro discutibile conduzione, i quattro figli d’arte si cimentano nuovamente nell’attività di presenter con insoliti risultati.

Dopo una serie di duetti ed esibizioni nostalgiche – Malika Ayane, i Marta sui Tubi con Antonella Ruggiero, Annalisa con Emma Marrone – tocca al povero Raphael Gualazzi essere annunciato. A sorpresa non è la pungente Lucianina né tantomeno il precisino Fazio a presentarlo, interviene appositamente il quartetto delle meraviglie del trentanovesimo Festival della canzone italiana. Naturalmente invecchiati ma sempre in forma, da ultraquarantenni fanno una simpatica comparsata il fascinoso Danny, l’altissima Paola, la prezzemolina Rosita e Gianmarco, ironicamente dotatosi di capelli posticci per ricordare i tempi tricologici che furono.

Immancabile il ricordo della conduzione più approssimativa della storia di Sanremo, voluta dall’ex patron Adriano Aragozzini in cerca di novità. E l’innovazione fu presto servita, come dimostra la sintesi video di alcune delle innumerevoli papere di cui si resero protagonisti. Colpevoli di aver provocato uno dei colpi che buttarono giù il Muro di Berlino per Fazio, i fantastici quattro non pare abbiano ricevuto preziosi consigli dai loro genitori illustri – Ugo Tognazzi non parlò al figlio per mesi, mentre il Molleggiato incoraggiava la figlia ad andare a braccio, dicono – e giusto per riprovare l’ebbrezza ed eventualmente sottoporla agli spettatori allora non ancora nati, si cimentano nuovamente nella conduzione. Il risultato a sorpresa è sempre lo stesso: Paola non azzecca i tempi e Danny sbaglia a leggere e il tutto si conclude con una gran baraonda. Loro si difendono simpaticamente, con disarmante sincerità: ‘Hanno fatto la stessa cosa del 1989, ci hanno buttato lì con dei cartellini‘. Menomale che prende in mano le redini un maturo Tognazzi, forte di anni di recitazione, e annuncia Raphael Gualazzi, finalmente pronto ad entrare.