Fiction Rai, la difesa di Barbareschi: “Mori bugiarda, la querelo”

Fiction Rai, la difesa di Barbareschi: “Mori bugiarda, la querelo”

Non si è fatta attendere la risposta di Luca Barbareschi, attaccato duramente da Claudia Mori sulle colonne del Corriere della Sera. E proprio sul Corriere risponde alle accuse a lui rivolte (sostanzialmente di essere un ‘ladro di idee’ e un raccomandato) con una certa ironia da cui traspare la voglia di far chiarezza… e l’intezione di querelare la Mori.

Non ho scippato niente a nessuno, il mio progetto su Buscaglione risale al 1987… e non sapevo che la Mori fosse il nuovo presidente della Rai“: così Luca Barbareschi cerca di difendersi dalle accuse mossegli da Claudia Mori, che l’ha dipinto come un prepotente arrogante che fa valere la propria autorità politica per vedersi approvare progetti fictional di dubbia paternità.
 
Su Buscaglione esiste una sceneggiatura scritta da me, Monteleone, Silvia Napolitano e Leo Chiosso datata 1987 e da allora fa parte del bouquet Casanova – dice Barbareschi – E’ un progetto che mi sta a cuore e che ogni anno ripropongo” a giustificare la decisione della Rai (non ancora confermata) di affidarla a lui e non alla Mori.
 
Anche lui, anzi, denuncia sorpassi sleali nel corso della sua carriera, rivangando un progetto su Girardengo proposto per tre anni di fila e ora affidato ad un’altra produzione (si riferisce a Il Bandito e Il Campione), così come rivela che altri produttori erano interessati alle biografie di Einstein e Rino Gaetano, poi realizzate dalla Ciao Ragazzi della Mori. “Si vince e si perde” commenta serafico Barbareschi.
 
Sulla questione delle minacce, poi, Barbareschi ridimensiona: “Ho solo fatto presente che senza i diritti musicali non poteva fare niente su Buscaglione e quei diritti li ho comprati io“, come a confermare un precedente interesse per il titolo. E sull’accusa di raccomandato politico, il deputato Pdl lancia una stilettata: “Così come sarebbe sbagliato dire che lei lavora in Rai grazie a Celentano, è offensivo dire che io lavoro per questioni politiche“, che tradotto in lingua comune vuol dire che la Mori deve ringraziare Celentano così come lui deve ringraziare la politica.
 
Ma lui, finiano nel mirino del PdL (tanto che la questione ha scatenato la reazione del pdl Stracquadanio, pronto a definire la Rai territorio di caccia di FLI, la nuova formazione politica di Fini, appoggiandosi anche alla questione Tulliani e mostrando una discreta faccia tosta), non ha avuto benifici da quando è deputato. “La mia azienda non è cresciuta da quando sono in Parlamento” e se la Mori si lamenta di lavorare poco “è perché fa comodo aspettare i soldi della Rai come fa lei; io ho investito milioni di euro perché non basta avere l’idea, ma bisogna saperla realizzare. Non può pretendere di fare tutto quello che chiede“.
 
Inviperito anche Fabrizio Del Noce, che spedirà a breve una relazione al dg Masi per rispondere alle inaccettabili accuse della Mori. Barbareschi ironizza in chiusura parlando di un “caso di bulimia intellettuale di cui non sono il medico curante“. 1 a 1, palla al centro?