Il Re, nuova fiction Sky. Luca Zingaretti pronto: “E’ una sfida per un attore”

Luca Zingaretti sarà Bruno Testori in Il Re per Sky: il racconto dell’attore
Luca Zingaretti è un attore molto famoso per il pubblico italiano e non smette mai di presentare personaggi di spessore. La sua ultima fatica è una nuova fiction che andrà in onda su Sky Atlantic a partire da venerdì 18 Marzo alle 21:15 circa. Si tratta del primo prison drama prodotto in Italia. A raccontare la nuova fiction ci ha pensato proprio l’interprete del protagonista Bruno Testori, Luca Zingaretti. Intercettato dai microfoni di Andrea Di Quarto per il magazine Tv, Sorrisi e Canzoni, ha infatti dichiarato: “Mi sono sempre dato la regola di non giudicare i personaggi che interpreto. Io devo cercare di coglierne le sfumature, l’umanità, i conflitti. E in questo Testori è un personaggio straordinario. Una sfida per un attore. La bellezza di questa serie, secondo me, sta proprio nel tentativo di scansare i cliché: in fondo nessuno di noi è completamente buono o cattivo.”
Il Re, Luca Zingaretti parla di Bruno Testori e ammette che farà cose spregevoli
Bruno Testori, nel prison drama Il Re, interpretato da Luca Zingaretti, è il controverso direttore di San Michele, un carcere di frontiera. All’interno della struttura non esistono leggi, se non quelle del protagonista che è libero di decidere ciò che è bene e ciò che è male. A proposito del personaggio che interpreta, Luca Zingaretti, intercettato dai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni, ha ammesso che farà cose spregevoli: “Certo. Ma Bruno è uno che, a modo suo, è convinto di stare nel giusto. E’ chiamato a fare il lavoro sporco che la società gli chiede e che nessuno vuole fare. Lui interpreta il suo ruolo con le regole che lui stesso ha stabilito.”
Luca Zingaretti confessa che Bruno Testori in Il Re è un personaggio alquanto scivoloso
Infine, Luca Zingaretti, intercettato dai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni ha ammesso che il personaggio che interpreta in Il Re, nuova fiction che andrà in onda su Sky Atlantic, è alquanto scivoloso. Le sue parole: “Lo è eccome. Per questo è un ruolo così difficile e impegnativo. Ma se una fiction riesce a porre interrogativi e a generare discussioni su argomenti come questo, ha già fatto centro. Però è anche il tentativo di fare una serie in una maniera diversa. Per costruire il personaggio ho avuto la fortuna di lavorare con attori ex carcerati: oltre ad aiutarci nell’essere verosimili, mi hanno raccontato come funziona la vita lì dentro. Alla fine l’idea che tutti abbiamo del carcere è molto diversa dalla realtà, influenzata dal cinema e dai libri. La verità sul carcere la comprendi solo quando varchi quei cancelli.”