Digitale terrestre, Mediaset chiude Ted

Costi troppo altri e lungaggini burocratiche sui regolamenti della formazione a distanza hanno spinto Mediaset a chiudere Ted Tv Educational, canale del digitale terrestre free nato a cavallo tra il 2008 e il 2009 per svolgere attività di aggiornamento e formazione delle professioni sanitarie. Troppi per RTI 2 milioni di euro di costi a fronte di entrate che non hanno superato lo scorso anno i 240.000 euro, senza contare la mancanza di piano ministeriale sulle norme relative alla formazione a distanza per l’educazione continua in medicina, annunciate per il luglio 2009 e in realtà entrate in vigore solo alla fine dell’anno: di fatto 2 anni buttati al vento.
L’idea di Ted Tv non era malvagia: la formazione continua in medicina è sicuramente un mercato proficuo, peccato però che sia stato rallentato dai soliti ritardi ministeriali che hanno portato Mediaset a chiudere Ted Tv. Come chiariscono l’amministratore delegato Leonardo Picariello e il direttore generale Franco Palmieri, il canale free del digitale terrestre dedicato alla sanità si è fermato per l’impossibilità di “perseguire compiutamente l’azione di sviluppo commerciale necessaria” per incrementare i profitti inizialmente previsti con l’opera di formazione a distanza continua, costringendoli a procedere “senza una pianificazione aziendale“. La mancanza di un regolamento nel settore, la crescita dei costi e il mercato ancora ristretto, visto che non tocca ancora tutta la popolazione, hanno spinto a chiudere.
Considerato l’interesse del Biscione per la sanità – MF ricorda anche gli investimenti del gruppo nel San Raffaele di Milano – è possibile che più avanti il progetto si materializzi. Del resto la mission di Ted resta sempre attuale, visto che i vertici Mediaset l’hanno sempre visto come “il posto giusto per far convergere interessi e conoscenze dedicate al mondo della sanità, perché il nostro è un canale di sistema che mette in collegamento chi ha bisogno di essere informato con le istituzioni, e il mondo economico“. Un’esigenza che non tramonta mai.