Al Bano, referto choc dall’ospedale: ha temuto fosse arrivata la sua ora

Al Bano ha temuto che fosse arrivata la fine della sua vita
Nella malaugurata sorte un medico dovesse dire a chiunque di avere un cancro allora chi crede, inizierebbe a pregare, chi no si farebbe abbattere come un aereo beccato da un missile. Passa davanti tutta la vita, a una notizia del genere, e anche se la fine incombe, bisogna cercare di sopravvivere senza scadere nella retorica della battaglia contro il tumore o, peggio ancora, ringraziarlo per aver tolto la patina di superficialità dalle cose. Al Bano ha temuto il peggio quando nel lontano 2011 ha scoperto di avere un cancro alla prostata, come riporta/ricorda il settimanale DiPiù: “Tra me e me mi sono detto che era arrivato il mio turno”.
Il cantante e il tumore alla prostata: “Mi sono operato ed eccomi qui”
Per fortuna ad Al Bano è andata bene perché molti con il cancro alla prostata non sopravvivono, anzi, se colpisce a una certa età si va all’aldilà nel giro di pochissimi mesi. Lui però non si è lasciato abbattere alla fine “mi sono operato ed eccomi qui”. Dopo dodici anni e dopo averne passate di ogni si sente forte come un ragazzino, tanto che di recente, durante un suo concerto, è salito su un traliccio per incitare il pubblico a cantare con lui. Nel suo caso il tumore è arrivato quando era avanti con l’età, ma quando arriva una diagnosi così terribile quando si è giovani, cade il mondo addosso ed è più difficile rialzarsi e pensare di tornare a vivere.
Al Bano Carrisi è categorico: no alla discriminazione e sì alla prevenzione
I medici e soprattutto gli oncologi non smetteranno mai di ricordare a tutti che la prevenzione è un’arma molto efficace al fine di scongiurare un tumore, che è ancora oggi una delle cause di morte. Al Bano Carrisi (gettato nel panico i fan) è d’accordo sulla prevenzione, come tutti, ma condanna la discriminazione, perché dopo dieci anni un paziente che ha avuto il cancro ha le stesse probabilità di morire di un paziente che il cancro non lo ha mai avuto.
Quindi il cantante non capisce perché si è dovuto aspettare così tanto per vedere approvata la legge sull’oblio oncologico (per ora la legge non è ancora stata approvata dal Senato). Insomma, se sono passati molti anni non si deve pi essere discriminati e si deve avere gli stessi identici diritti delle persone ‘sane’.