Ricavi tv 2010, Mediaset prima davanti a Sky e Rai

Ricavi tv 2010, Mediaset prima davanti a Sky e Rai

Il Presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, ha presentato ieri i dati relativi alla raccolta pubblicitaria del 2010: capovolgendo i risultati del 2009, Mediaset si ritrova in vetta alla classifica dei poli tv, superando Sky, che conquista la seconda posizione, e la Rai, che deve accontentarsi della medaglia di bronzo nonostante registri le medie d’ascolto più alte dell’anno. Incontrovertibile, comunque, il consolidamento del triopolio nel sistema tv italiano: Rai, Mediaset e Sky raccolgono l’88,6% dell’intero fatturato pubblicitario. In alto un estratto della relazione di Calabrò.

Il 2010 ha visto un incremento del 4,5% dei ricavi del sistema televisivo, per una quota complessiva pari a 8 miliardi e 976 milioni di euro. Rispetto al 2009 notevole il balzo in avanti di Mediaset, che conquista un +8,1% per un ricavo di 2 miliardi 770 milioni di Euro, a fronte del +1,8% di Sky (che ha raccolto nel 2010 2 miliardi 630 milioni di euro) e del +2,5% della Rai (che però si ferma a un totale di 2 miliardi 553 milioni di Euro).
 
Sul piano percentuale, Mediaset si accaparra il 30,9% delle risorse complessive, Sky il 29,3% e la Rai deve ‘accontentarsi’ del 28,4% e questo a fronte di ascolti mediamente più alti registrati dalla Rai nel 2010.
La situazione la illustra perfettamente Calabrò: “Nella raccolta pubblicitaria Mediaset attira il 56% delle risorse con il 38%, mentre la Rai controlla il 24% della pubblicità con circa il 41% degli ascolti”. Segnale che qualcosa ‘non va’ nella distribuzione dei tetti pubblicitari.
 
In tutto questo La7, per la quale si preannuncia un 2011 di svolta visti i ‘previsti’ passaggi ci alcuni conduttori di punta della Rai (Santoro su tutti), conquista circa l’4,9% in più rispetto all’anno precedente (più, quindi, di quanto fatto da Sky e Rai) e conquista così una fetta del complessivo ricavo pubblicitario 2010 pari all’1,8%, con un ricavo complessivo di 160 milioni di Euro. Il piccolo Davide ce la farà a crescere ancora nel 2011?