La Rai licenzia Alessandro di Pietro, lui attacca: ‘Sono un capro espiatorio’

La Rai licenzia Alessandro di Pietro, lui attacca: ‘Sono un capro espiatorio’

Alessandro Di Pietro passa al contrattacco. Dopo essere stato licenziato in tronco dalla Rai, causa pubblicità occulta durante il programma Occhio alla spesa, il conduttore non ci sta. Di Pietro ritiene il provvedimento adottato nei suoi confronti profondamente ingiusto e immotivato, annunciando ricorso in tribunale.

Dopo aver rassicurato tutti sulle proprie condizioni di salute, Di Pietro ha fatto sapere che non intende sottostare al trattamento subito. Il conduttore si considera un capro espiatorio, punito per ovviare a problematiche più gravi e profonde. Per questo ha deciso di impugnare il provvedimento nelle sedi opportune, dichiarando guerra all’azienda di viale Mazzini:

‘La mia volontà primaria è quella di far fare presto una figuraccia alla Rai, non tanto come azienda verso cui ho grande rispetto e riconoscenza, ma nei confronti di chi con un gesto improvvido ha voluto ingiustamente colpire me, volendo dare all’esterno l’idea del cosiddetto ‘esempio’ , scegliendo Alessandro Di Pietro come ‘capro espiatorio’ per nascondere le numerose magagne interne.’

Di Pietro ha ribadito di non aver percepito alcun compenso in cambio della sponsorizzazione di una marca di pasta all’interno della trasmissione. Proclama quindi la sua più assouta innocenza ed è pronto a lottare per ottenerne il riconoscimento. Tuttavia, anche nel caso in cui la vicenda dovesse risolversi a suo favore, il rapporto con la Rai si interrompe comunque qui. Il conduttore non vuole più saperne, per lui è un capitolo chiuso e ora pensa a nuovi progetti. L’unico rammarico per Di Pietro è la chiusura repentina di Occhio alla spesa, sparito dal palinsesto da un giorno all’altro. Anche in questo caso il presentatore ha da ridire nei confronti della dirigenza, che non ha nemmeno preso in considerazione l’idea di un sostituto alla guida, preferendo cancellare in toto la trasmissione.

Aggiornamento del 7 aprile 2013 a cura di Valentina Proietti

La Rai licenzia Alessandro di Pietro di Occhio alla spesa per pubblicità occulta?

Si è creato un vero e proprio giallo in queste ultime ore attorno alla figura di Alessandro Di Pietro, noto conduttore di Occhio alla spesa. Il programma di RaiUno, che tutte le mattine offre consigli utili per gli italiani che si recano a fare provviste, non è andato in onda quest’oggi. I portavoce di Di Pietro parlano di un malore, che ha reso impossibile la registrazione del programma, ma Panorama racconta un’altra verità: il conduttore sarebbe stato licenziato in tronco dalla Rai.

L’ufficio stampa di Di Pietro ha diffuso questa mattina una nota in cui comunicava che il conduttore era stato colpito da un malore di natura cardiaca. Immediatamente ricoverato in una clinica romana, era stato quindi sottoposto alle cure del caso e tenuto sotto controllo. Nel comunicato si faceva sapere che le condizioni si erano poi stabilizzate ma che, per ovvi motivi, il presentatore non avrebbe potuto occuparsi di Occhio alla spesa. Nè sarebbe stato in grado di farlo nei prossimi giorni, causa ordine medico di assoluto riposo.

Molte le manifestazioni di solidarietà nei confronti del conduttore, che tuttavia sono state presto gelate da un’altra versione dei fatti. Secondo quanto si legge su Panorama, l’assenza dagli schermi di Di Pietro non avrebbe nulla a che vedere con motivi di salute, bensì sarebbe dovuta a un licenziamento improvviso.
L’azienda di viale Mazzini gli avrebbe infatti spedito nella serata di ieri una lettera di risoluzione del contratto, con effetto immediato. La causa è presto detta, traducendosi nella condanna che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inflitto alla Rai per pubblicità occulta. In tre puntate di Occhio alla spesa, Alessandro Di Pietro aveva infatti elogiato con enfasi le doti qualitative e i meriti di una particolare pasta per diabetici, suscitando qualche sospetto. L’Agcm avviò quindi un’inchiesta, a seguito della quale risultò che il conduttore aveva percepito un compenso dalla società alimentare in questione, in cambio della sponsorizzazione in diretta. La condanna venne accompagnata da una multa, che evidentemente la Rai non ha digerito. Pertanto, dopo aver fatto esaminare la sentenza dal proprio ufficio legale, l’azienda sarebbe giunta alla decisione di interrompere il rapporto di lavoro con il conduttore.

Qual è dunque la realtà? Di Pietro è stato effettivamente ricoverato oppure dietro la notizia del malore si cela un quadro ben diverso?

Articolo originale del 5 aprile 2013 a cura di Valentina Proietti