La Rai a Santoro: “Niente giochetti”. Santoro fonda Zerostudio’s: produrrà per la Rai?

La Rai a Santoro: “Niente giochetti”. Santoro fonda Zerostudio’s: produrrà per la Rai?

Michele Santoro ha rinnovato alla Rai, ieri sera in diretta tv nel corso dell’ultima puntata di Annozero, la sua disponibilità a collaborare con l’azienda da esterno, come previsto anche dall’accordo firmato con Viale Mazzini per lo scioglimento del suo contratto, ma Paolo Garimberti, presidente della Rai, risponde che non intende seguire i suoi giochetti. “Nessun giochetto come lo scorso anno – dice Garimberti – se ha un progetto lo presenti alla Lei“. Oggi Il Giornale rivela ai più che lo strumento per un’eventuale prosecuzione del rapporto con Mamma Rai potrebbe passare attraverso la società di produzione fondata da Santoro e dalla moglie lo scorso anno, ai tempi della trattativa con il dg Mauro Masi, pronto a sborsare milioni di euro per alcune docufiction di Santoro, a patto che abbandonasse la diretta e il prime time. La Zerostudio’s lavorerà davvero con e per la Rai?

Da oggi Michele Santoro è un uomo ‘libero’, sciolto da qualsiasi contratto di dipendenza con la Rai e anche Viale Mazzini può ritenersi libera da un fardello che ne ha agitato i sonni per anni. Sebbene Santoro abbia provocatoriamente proposto alla Rai di fare una nuova stagione di Annozero per un simbolico compenso di un euro a puntata, nessuna voce ufficiale si è levata dalla tv pubblica, che immaginiamo poco disposta a ‘ricadere nell’incubo’. Paolo Garimberti, presidente della Rai e chiamato direttamente in causa da Santoro nell’anteprima di ieri sera, fa chiaramente capire di non voler cadere nel ‘tranello’ teso dal giornalista, che già l’anno scorso ha cercato di far prendere posizione alla Rai senza riuscirci. “Se ha un progetto da presentare parli con il direttore generale” dice Garimberti, ripassando la palla al gionalista.
 
In ogni caso il divorzio consensuale tra Santoro e la Rai prevede, oltre ai 2,3 milioni di euro di buonuscita, anche la possibilità “di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione“, come ribadito ieri sera in diretta dal giornalista salernitano. In questo senso la nascita di Zerostudio’s è un passaggio findamentale, che può permettere a Santoro di diventare ‘produttore’ di se stesso e magari di coronare il sogno di molti personaggi tv, quello di sciogliersi dai vincoli di contratti in esclusiva (ricordate Bonolis) e quindi di collaborare con più reti da ‘produttore’ e fornitore di contenuti, nel segno della libertà editoriale.
 
Come rivela Il Giornale, la Zerostudio’s – che avrebbe dovuto produrre il ciclo di docufiction per la Rai secondo i termini della trattativa dello scorso anno con il dg Mauro Masi – ha un capitale sociale di 60.000 euro (42.000 in quota Santoro, il restante in quota alla moglie Sanja Podgayski che ne è anche Amministratore Delegato) e ha nel suo ‘statuto’ la possibilità di operare a 360° nel mondo della produzione editoriale multipiattaforma, come sempre accade quando si costituisce una nuova società. La curiosità per le prossime mosse di Santoro cresce ogni giorno di più e immaginiamo che terrà banco per buona parte dell’estate.